lunedì 31 gennaio 2011

Cenni storici....

Individui affetti da paralisi spinale traumatica sono stati i primi disabili a praticare sistematicamente un'attività sportiva. Tale attività ebbe origine in Gran Bretagna, nell'ospedale di Stoke Mandeville (Aylesbury).
Il centro fu aperto il 1 febbraio 1944, durante la seconda guerra mondiale, ed i primi paraplegici a cimentarsi nelle varie discipline sportive furono giovani di entrambi i sessi appartenenti alle forze armate britanniche, portatori di lesioni midollari per cause belliche.
Grazie dunque allo sport i pazienti paraplegici del Dr. Guttmann (definito da Papa Giovanni XXIII "il De Coubertin dei disabili") cominciarono a sviluppare la muscolatura delle braccia e delle spalle, raggiungendo rapidamente risultati eccellenti. 
Inoltre lo sport, aiutando ad acquisire equilibrio ed abilità motorie nell'uso della sedia a rotelle, consentiva a questi paraplegici di servirsi più efficacemente di tale mezzo di locomozione nella normale vita di relazione.
L'iniziativa del Dr. Guttmann ebbe molto successo, ed il 28 luglio 1948 si tennero i primi Giochi di Stoke Mandeville per atleti disabili, cui parteciparono sportivi handicappati ex membri delle Forze Armate britanniche.

martedì 25 gennaio 2011

Approfondimento delle Special Olympics.

Penso che le S.O. siano un iniziativa fondamentale per le persone diversamente: abili consentono di avere benefici fisici , psicologici e cognitivi soprattutto aiutano ad avere una autonomia personale e anon arrendersi mai di fronte alle difficoltà.
I principi fondamentali sui quali si basa tutta l'attivita' sono :
  • gli allenamenti devono essere condotti da personale specializzato;
  • l'acquisizione di autonomia da parte del ragazzo, sia per lagestione della propria persona, sia per la gestione dell'attività sportiva (allenamento e gare);
  • ogni performance è una vittoria personale a prescindere da come gli atleti si classificano.
  • ogni atleta è premiato con una medaglia, possono partecipare persone di tutte le età e di tutti i livelli di abilità.
  • ogni Atleta gareggia con le stesse abilità.
Le Special Olympics sono state concepite per  questi principi sia il mezzo piu' efficace per sviluppare l'autonomia personale, l'autostima e per creare momenti di integrazione sociale. Per ogni disciplina vengono organizzati a livello regionale vari incontri, giochi, meeting, tornei ed a livello nazionale i Giochi Nazionali. La gestione tecnica dei Giochi Nazionali e' affidata ad uno staff tecnico nazionale che lavora tutto l'anno per la realizzazione di competizioni eque ed in condizioni di massima sicurezza.
Le discipline ufficiali sono :
  • Atletica
  • Basket
  • Bocce
  • Calcio
  • Ginnastica
  • Nuoto
  • Tennis
  • Equitazione
  • Sport Invernali 
Le discipline sperimentali sono canottaggio, golf, rowing, bowlig.
le discipline dimostrative sono thriatlon, badminton, ciclismo, tennis da tavolo, pallavolo unificata, judo.

Io che sono un'atleta e so quanto è difficile arrivare a certi traguardi,  è straordinario come persone con così tante difficoltà possano riuscire in tutti questi sport , è veramente una cosa da ammirare.
Tutti dovrebbero prendere l'esempio.

lunedì 24 gennaio 2011

Special Olympics


Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per più di 3.500.000 di persone, ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva. Nel mondo sono 180 i paesi che adottano il programma Special Olympics.
In Italia Special Olympics è stato inserito nell’ambito dell’attività della Federazione italiana Sport Disabili (FISD) per circa 15 anni. 
La missione di questo Movimento è di promuovere gli allenamenti e la pratica dello sport olimpico per individui con disabilità intellettive, dando loro continue opportunità di sviluppo fisico e psichico, facendo loro dimostrare coraggio, capacità, e creando sempre nuovi motivi per gioire insieme alle proprie famiglie, ai propri amici e a tutta la comunità. 
Il fine ultimo di Special Olympics è quello di dare, alle persone con disabilità intellettive, la possibilità di diventare cittadini utili alla società e quindi accettati, apprezzati, e rispettati dall’intera comunità. 
Special Olympics crede che la competizione tra persone con uguali abilità è il miglior modo per testare le proprie capacità atletiche, misurare i propri progressi ed aspirare ad una crescita.
Lo spirito di Special Olympics trascende, così come fa la disabilità, tutte le razze, le nazionalità, i confini geografici, le età o le religioni.

giovedì 20 gennaio 2011

Integrazione...

Si sa che le persone con disabilità hanno molta difficoltà ad integrarsi con il mondo esterno.
Il tempo libero, come aspetto importante nell’educazione ed integrazione delle persone disabili è una “scoperta” piuttosto recente.
Fino a poco tempo fa gli studi e i programmi educativi attribuivano una netta priorità ad altre problematiche, come la riabilitazione e l’inserimento scolastico e lavorativo, considerate più importanti e ritenute una sicurezza e un alto livello di benessere. Questa impostazione ha limitato l’integrazione delle persone disabili escludendo da altri ambiti comunque rilevanti: 
la cultura, il lavoro, la socialità, lo svago, lo SPORT.  
Quindi si inizia a collocare il tempo libero al centro di qualsiasi progetto di formazione ed integrazione delle persone con disabilità.

martedì 4 gennaio 2011

Sport & Handicap

Ciao a tutti!!
Questo è il mio primo post e in questo blog vorrei parlare di quanto è fondamentale lo sport per le persone diversamente abili.
Per alcuni è una medicina indispensabile.

“Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”
di Eunice Kennedy Shiver a Chicago alle Special Olimpics nel 1968